prova

prova

sabato 21 marzo 2015

IL TAMARRO PERDE IL PELO, MA NON CONCHITA WURST!

Tutte le KreTine almeno una volta nella vita sono incappate nell’uomo tamarro, per loro sfortuna! Il tamarro è come un virus esotico che ti contagia durante una vacanza alle Maldive e in un attimo trasforma quell’angolo di paradiso in una landa triste e desolata.
Solo il tamarro riesce a farti sentire quel brivido lungo la schiena con un semplice SMS: “BNgiorno, K AI fatto ieri sera? PRK non mi AI kiamato?”.

Perché una KreTina incappa in un tamarro?
Le spiegazioni sono molteplici:
1.      astinenza sessuale prolungata, per cui anche il tamarro va bene, purché si batta chiodo;
2.      spirito caritatevole della suora laica in missione in Malawi, che, mossa da compassione, spera nel ravvedimento del tamarro;
3.      dolore post-rottura da fidanzatino a modo, che dopo la lezione di filologia romanza ti porta a fare un giro in canoa, ti ragala un mazzolino di fiori colti al momento e un libro di poesie di Keats, ma che nel frattempo in canoa ci porta anche Maria, Dolores, Assunta, il tutto a tua insaputa, e quando lo scopri pensi: “Mai più con uno così, piuttosto tamarro, ma onesto!”.

Nel mio caso, i tre elementi si sono fusi un un’unica KreTina. Uscivo da una storia travagliata con uno studente di biologia, che mi scriveva lettere d’amore, mi dedicava canzoni, mi riempiva di regali, ma aveva anche un profilo segreto su Grindr, nota app per incontri gay, col nome di “Cocklover 89” e foto di Harry Louis, famoso pornoattore gay. Fosse stato realmente Harry Louis ci avrei messo non solo una pietra, ma una montagna intera sopra, ma lo studentello con la panza lo mollai e mi lanciai tra le accoglienti braccia di M. (il tamarro).
SETTIMANA TIPO DI M. (IL TAMARRO): dopo il lavoro, almeno 2 ore giornaliere di palestra; il lunedì doccia abbronzante; il mercoledì estetista per sopracciglia (ormai inesistenti), manicure e pedicure;  il venerdì dal parrucchiere; sabato o domenica giro di shopping al centro commerciale. Nessuna traccia di libri, teatro, musica o cinema d’autore. Una sola volta mi portò al cinema per vedere l’ultimo film di Checco Zalone: lui entusiasta e divertito, io per quasi 2 ore in attesa che la balconata mi crollasse in testa e mi uccidesse sul colpo!
Per tre lunghi mesi ho retto tutto, appagato dagli intensi orgasmi che un sesso più che soddisfacente mi procurava, ma alla fine arrivò il punto di rottura, che si riassume in una sola parola: CERETTA!!! M. mi chiese espressamente di depilarmi perché il mio pelo lo infastidiva, raccontandomi dei suoi tentativi andati a vuoto di liberarsi della barba con uno strano trattamento a base di laser. In effetti era sempre liscissimo, al contrario di me, esemplare di scimmia bonobo del Congo. La richiesta di ceretta mi turbò e non poco!
«No, posso rinunciare a tutto ma non al mio pelo: ce l’ho e me lo tengo stretto!».
M., fedele alle sue strisce depilatorie, non poteva accettare i boschi della Majella sul mio corpo e per questo smettemmo di vederci. “LAI voluto tu!!!” mi scrisse una sera e in quel momento ringraziai Santa Lola Falana per avermi liberato da lui.


Stasera ospite a Sanremo c’è Conchita Wurst. Penso ad M. e alla faccia inorridita che potrebbe fare di fronte a cotanta esplosione tricologica: perché il tamarro perde il pelo, ma non Conchita Wurst!



Nessun commento:

Posta un commento