prova

prova

sabato 18 aprile 2015

LA LENZA SPEZZATA

   Un'occasione è qualcosa che non ti spetta di diritto. Un'occasione capita per caso, non la vai a cercare, è lei che cerca te.
"Occasione" è tutto ciò che ci potrebbe piacere ma che ci è sconosciuto finché non capita tra le mani, e andrebbe trattata come tale.
   Prendiamo ad esempio un pescatore. Egli si prefigge di pescare dal mare i pesci, dunque pescare un pesce non è un' "occasione", in quanto la sua intenzione era precisamente quella di pescare un pesce. Cos'è dunque un'occasione per il pescatore? Un'occasione è prendere un pesce enorme con una lenza troppo sottile per il suo peso. Quasi impossibile senza l'aiuto della fortuna.
   L'occasione è ciò che non è programmato, quello che non ti aspetti. Se tiri la lenza nel modo giusto, lentamente, con pazienza, riuscirai a portare a galla l'enorme bestia, altrimenti dovrai rassegnarti a tornare a casa a raccontare che avevi quasi preso un pesce grande così. Che aveva almeno la quarta di branchie. Non avrai alcun merito e alcun pregio, se non quello di essere il tipico pescatore.
Se invece riuscirai a prendere il pesce sarai incoronato grande “re della costa”, e anche in quel caso non avrai alcun merito, giacché quasi nessun “re” lo diventa per merito.

   Senza indugio mi accingo ad elencare alcuni tipi di "occasione" tra i più comuni:
·         capita a volte di prendere un pesce veramente bello, ben pasciuto e disposto ad entrare nel tuo retino. Con maestria lo tiri su, lo accompagni lentamente e gli parli del tuo acquario confortevole e della tua maestria nel mescolare il mangime. Lui abbocca e ci sta, ma alla fine fai uno sbaglio come chiedergli una foto delle branchie nude prima di portarlo nell'acquario. Se dai uno strattone troppo forte, la lenza si tende troppo velocemente. Bisogna andarci cauti altrimenti la lenza si spezza;
·         altre volte ti capita un pesce che desideravi da tempo e che non ti era mai capitato di pescare. Un giorno un pesce di questi ti si presenta e ti dice “la mia barriera corallina è troppo lontana, posso dormire da te?”; solo che mentre vai a preparare in fretta la vasca, continuando a tenere d'occhi la sua bellissima pinna caudale a mandolino, sbatti contro l'albero della barca. Il pesce ti vede, ci ripensa e inizia a tirare. La lenza si spezza. Se hai una lenza scadente puoi sperare di pescare poco;
·         in molti casi capita di avere una lenza meravigliosa con cui potresti tirar su anche una sirena. La incoraggi, sei gentile con lei, inizi a parlarle di quel meraviglioso saggio di Erich Fromm, “L'arte di amare”, e lei ti risponde con il “Diario di un seduttore” di Kierkegaard e così via, passando da Medea a Pasolini, finché non ti manca un solo giro di mulinello dal baciarla (sentendo l'inconfondibile profumo di pesce fresco), ma chissà grazie a quale dote capiscono sempre prima di te quello che stai per fare e voltano la testa, delicatamente, femminilmente, facendola sembrare non un'elusione ma una dissuasione, come volendo dire: “sei molto carino, mi piace parlare con te ma penso ancora al pescatore che c'era prima”. Puoi avere la lenza migliore del mondo, ma se l'esca della concorrenza è più buona puoi farci ben poco;
·         c'è poi il pesce giusto, che senti così tuo che speri già di imbalsamarlo sul camino per averlo sempre con te. Si avvicina, si allontana, passa sotto la chiglia, gira attorno all'altra lenza, poi salta in alto come per arrivarti tra le braccia e tu trattieni un po' il sospiro... poi ricade in fondo al mare e si attorciglia al timone. A volte hai il pesce giusto, ma la lenza si ingarbuglia così tanto che decidi di darci un taglio;
·         infine ci sono dei pesci per cui fai tutto nel modo migliore, che a rigor di logica dovrebbero già essere tuoi da principio, ma la lenza si spezza lo stesso ed altro non puoi fare che preparare un'altra lenza perché non hai sbagliato nulla.

  Occasioni perdute, lenze rotte, reti bucate, forse scarsa determinazione. La verità è che le occasioni andrebbero coccolate, trattate coi guanti, ma mai osannate visto che perdere ciò che non ti appartiene è perdere il nulla.

   Io, per quanto mi riguarda, preferisco usare la nassa, una trappola per aragoste.



Nessun commento:

Posta un commento