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sabato 4 aprile 2015

TUTTI GLI UOMINI DI UNA KRETINA: L'ORSACCHIOTTO (TOY BOY)

Ho deciso di classificare gli uomini basandomi sulle mie esperienze vissute fino ad ora. Negli ultimi tempi, mentre vivevo quei pochi attimi di lucidità e non perdevo il mio IO nel vino, mi sono permessa di elaborare la “rassegna scientifica” più discussa dalle KreTine e non. Il primo esemplare è sulla bocca (e non solo) di tutte le KreTine che hanno come mito le varie “star giaguaro” Madonna e Demi Moore e tentano invano di seguirne le tracce.

L’ORSACCHIOTTO

Esemplare maschile con un’età compresa tra i 18 ed i 24 anni, fisicamente molto sviluppato, tanto da pensare che sia in procinto di diventare uomo e che abbia già perso la verginità.
Tale pensiero, in realtà, si frantuma subito dopo averlo sentito parlare o “mugolare”.
E’ in quel preciso momento che ti arrangi, perdi ogni possibile speranza ed inizi a comunicare con lui tramite il L.I.S., o meglio ancora con un album da disegno e dei bei colori pastello.
Questo esemplare maschile spesso risulta essere dolcissimo, esente da malizia in corpo, se non quando si parla dei suoi amichetti orsetti gommosi o delle carte dei Pokemon.
L’esemplare viene denominato, in alcuni casi specifici, TOY BOY .
Questo succede quando tenta di evolversi e decide di accoppiarsi e copulare con donne più mature di lui, le amatissime e temutissime COUGAR.
Da quel momento la vita del nostro esemplare maschile cambia: si trova a bere e mangiare pietanze raffinate a cui però non riesce a dare un nome nella lingua originaria; viene mostrato alle altre cougar come il trofeo vinto alla Sagra della Salsiccia condita al peperoncino; deve costantemente e categoricamente essere pronto all’uso per soddisfare tutte le esigenze sessuali e non della “signora”; deve aggiornarsi sull’abbigliamento consono ai vari eventi mondani e conseguentemente abbandonare le scarpe fluorescenti.
Nonostante l’impellente esigenza di evolversi, i suoi limiti rimarranno per sempre!




SUGGERIMENTI

L’orsacchiotto (toy boy) costringe le KreTine ad una scelta: crescerlo a propria immagine e somiglianza (assumendosi tutti i rischi e pericoli del caso), oppure lasciarlo andare per la sua strada e riprenderselo dopo una decina d’anni, quando avrà più esperienza e non avrà più bisogno di una “nave scuola”. Tra le due strade, si consiglia vivamente di percorrere la seconda, se non si vuole compromettere il proprio già precario equilibrio psicologico! 

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