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sabato 30 maggio 2015

VOTANTONIO, KRETINA!

Come accade ormai puntualmente una volta all’anno, sto preparando la valigia per tornare al mio paesello natìo ed esercitare uno dei diritti fondamentali riconosciutimi dalla Costituzione: votare! Scegliere chi ti rappresenterà per gli anni a venire è cosa buona, sacrosanta e giusta, ma se per esercitare questo diritto devi superare le dodici fatiche di Ercole, allora lo “smadonnamento compulsivo” è più che giustificato. 
Si parte proprio con lei: la valigia! Chi vive la maggior parte dell’anno lontano dal paese d’origine non ha in genere lasciato nulla nella casa che lo ha visto nascere e crescere, quindi ogni volta si pone l’annoso problema di dover racchiudere in uno spazio ridotto come quello di un trolley la propria vita: vestiti, mutande e intimo in genere, cosmetici, spazzole e pettini, libri, fiaschetta per la vodka, sex toy camuffato in un oggetto di uso comune…tipo un rossetto!
Tra la miriade di cose da portare, balza subito all’occhio l’assenza di quella fondamentale: la tessera elettorale! L’avevi con te qualche giorno prima quando sei andata a prenotare alla stazione di XYZ ed evidentemente l’hai lasciata lì: pazienza, ci penserai poi!

Metto la sveglia alle 4, perché l’unico treno che mi porterà a casa con “solo” tre cambi e cinque ore di viaggio parte alle 5 di mattina: e ti sveglierai alle 4 se vuoi evitarti dalle otto alle dieci ore di treno con caldo sahariano, cattivo odore e possibilità di prenderti i pidocchi se malauguratamente ti assopisci e poggi la testa sullo schienale (CONSIGLIO DELLE KRETINE: se ti attende un lungo viaggio sui treni italiani, porta sempre con te un cappello, così potrai tranquillamente stravaccarti sul sedile, evitando il rischio ebola!).

Causa ritardi vari e una coincidenza saltata, la tua levataccia mattutina non è servita a nulla: arrivi a casa dopo sette ore di viaggio e mangeresti anche un ippopotamo se ce lo avessi davanti! Dopo un abbondante pasto e un paio d’ore di sonno ristoratore, sei pronta per affrontare la nuova sfida: richiedere la nuova tessera elettorale all’ufficio elettorale del tuo Comune! Entri in questo ufficio con la speranza di uscirne quanto prima, ma tra code ed errori vari dei pubblici impiegati, ne esci dopo due ore: oh, dei del cielo, giuro sulla mia vita e sulla collezione di dischi della Motown che non smarrirò mai più la mia tessera elettorale!

Ricapitolando a casa ci sei tornata, la tessera elettorale l’hai recuperata, la valigia non è esplosa durante il viaggio, ora manca l’ultimo tassello al tuo puzzle degli orrori: capire per chi votare! Ho da sempre idee politiche ben definite, quindi non ho alcun dubbio su chi orientarmi, il problema è che nel caso di elezioni a livello locale come queste è difficile scegliere tra candidati spesso totalmente sconosciuti, vivendo in un contesto completamente diverso per gran parte dell'anno. Urge quindi full immersion di 24 ore per conoscere candidati e programmi e per non rendere vane le fatiche di questi giorni! Certo è che nel breve tragitto percorso da casa mia al Comune per recuperare la tessera elettorale, almeno cinque o sei candidati mi hanno fermata per strada (fingendo di conoscermi!), lasciandomi il “santino” con la loro foto e il loro nome, provando in tutti i modi a convincermi a votare per loro, offrendomi anche un aperitivo se avessi voluto: VOTANTONIO, KreTina!





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