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mercoledì 21 ottobre 2015

L’INSOSTENIBILE PESANTEZZA DI UN CAPODANNO NEOMELODICO

Ebbene sì, la profezia dei Maya sulla fine del mondo era vera!
Quei mattacchioni che altro non sono dei Maya, avevano solo toppato la data e il luogo da cui l’Apocalisse sarebbe partita per giocare uno scherzone all’umanità intera. La data esatta della fine del mondo è il 31 dicembre 2015 e tutto avrà inizio dalla città di Lecce.

Stando agli studi condotti dal grande astronomo peruviano Quittelammolla, noto per la sua propensione a predire catastrofi poi realmente verificatesi (lo scioglimento dei Take That, la fine di Beverly Hills 90210 e il successo di Antonella Clerici), un enorme cratere si aprirà allo scoccare della mezzanotte nella città salentina, al risuonare delle note di “Miele” (che poi diventa sale, se siamo in riva al mare) e inghiottirà l’umanità intera.
In una grotta nei pressi di Quito, è stato di recente ritrovato un antico pittogramma che ritrae un uomo pelato dai tratti tipicamente partenopei, accompagnato da una donna dai lunghi capelli neri e il trucco pesante, con nelle mani un oggetto che parrebbe essere un microfono. Di fronte a loro una folla festante, con abiti di dubbio gusto. La scena si svolge in una piazza sovrastata da un obelisco, sulla cui sommità è posizionata la statua di un uomo barbuto dallo strano cappello (il folletto Memole?). Da una serie di riscontri effettuati dai Centri dimagranti Sorbino, noti per la precisione certosina nell’effettuare riscontri su antichi pittogrammi Maya, la città rappresentata da Quittelammolla sarebbe proprio Lecce e l’uomo pelato dai tratti partenopei Gigi D’Alessio. Gli unici dubbi riguardano l’identità della donna dal trucco pesante, i cui tratti sarebbero riconducibili a diversi soggetti.
Gli studiosi hanno elaborato due teorie per spiegare la profezia:

1.      in seguito alla visita nella città da parte di tale Alberto Angela e del proliferare su Facebook di post sulle bellezze “te lu SALENTU”, Mark Zuckerberg avrebbe speso una parte del suo ingente patrimonio per convincere il noto neomelodico a scegliere il capoluogo salentino come sede del suo concerto di Capodanno, esclamando la celebre frase “AND NOW, THESE ARE YOUR COCKS”, difficilmente traducibile in italiano. Il già fragile ecosistema locale non avrebbe quindi retto agli acuti malriusciti, da cui l’Apocalisse;

2.      nel 1998 la città di Matera decise di investire tutti i fondi destinati alla costruzione della sua prima stazione ferroviaria in dischi di un esordiente cantante napoletano, che schizzò quindi in cima alle classifiche nazionali con grande sorpresa di tutti. In futuro, avrebbero utilizzato il partenopeo come arma di distruzione di massa contro i nemici. Come la Corea del Nord lancerebbe volentieri i suoi missili nucleari contro gli odiati cugini del Sud, così Matera avrebbe quindi scagliato Gigi D’Alessio contro i nemici leccesi, colpevoli di sfottò continui sulle sue “petre” in occasione della candidatura di entrambe le città a “Capitale europea della cultura”. I materani non sapevano però che il cratere creatosi in quel di Lecce avrebbe inghiottito anche loro e il genere umano tutto.


Data l’elevata attendibilità della profezia Maya e la certezza della presenza del noto neomelodico, si consiglia vivamente di eliminare la città di Lecce come luogo in cui festeggiare con allegria il proprio Capodanno: meglio il trenino con “A, E, I, O , U…IPSILON” di Pescasseroli!



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