prova

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giovedì 14 gennaio 2016

UN PADRE PERFETTO

Paolo ha 34 anni, un ottimo impiego in banca, una casa a due passi dal centro, un compagno che lo attende ogni sera con una buona bottiglia di vino e la cena in tavola, un cane che nasconde le scarpe dietro i divani o sotto il letto, tanti amici che sono la sua seconda famiglia e spesso invadono casa con le scuse più assurde (“stasera c’è la serata finale di Sanremo e dobbiamo guardarla tutti insieme?”, “dobbiamo celebrare i quarant’anni di carriera di Raffaella Carrà!”, “è il compleanno di Lidia: festeggiamo da te?”).
Paolo ha anche una “lei”, che ha solo tre anni ma è la donna più importante della sua vita: Alessia, sua figlia!
Alessia è arrivata come un dono nella vita di Paolo. Dopo anni trascorsi tra feste e serate mondane, cambiando uomo ogni settimana (spesso anche ogni giorno), maratone alcoliche e sesso mordi e fuggi (fughe spesso reali da appartamenti in cui da un momento all’altro sarebbe potuta rientrare una fidanzata/moglie gelosa, pronta ad uccidere di fronte al suo uomo in compagnia di un altro uomo), Paolo ha deciso di cambiare vita. Basta feste, ridotto l’alcool, niente più uomini usa e getta, embargo totale a sposati e fidanzati. All’edonismo sfrenato subentra un desiderio di vita “normale”: una casa, un compagno, un cane, ma soprattutto un figlio!
Il desiderio di paternità di Paolo lascia sbalorditi gli amici di una vita, in particolare Valentina, che lo accompagna da quando in prima elementare la maestra decise di farli sedere nello stesso banco. Valentina all’inizio è scettica, non ha mai pensato a Paolo come padre: Paolo era il suo compagno di after e serate acide, di certo non un aspirante papà!
Di fronte all’effettivo cambiamento di Paolo e alla tenacia nel raggiungere il suo ideale di vita, non più riconducibile ad una passeggera crisi dei trent’anni, Valentina matura nel frattempo una scelta e decide un giorno di comunicarla all’amico.

«Desideri essere padre? Vuoi un figlio? Allora voglio essere io a donartelo…non voglio che finisca nelle mani di una sconosciuta dell’Est o peggio ancora vittima di una rete clandestina di bambini cambogiani in vendita…sei la persona a cui tengo di più, quindi permettimi di aiutarti…»
«Hai bevuto? E poi a meno che non conosca una riserva segreta di bambini abbandonati, come pensi di potermi aiutare?»
«Beh io sono una donna…tu un uomo…unisci le due cose e il gioco è fatto! Tu saresti un padre perfetto, io non ho un istinto materno e non so se lo maturerò mai…donarti un figlio, la cosa che più desideri al mondo, sarà il regalo più grande che un’amica possa fare…e non voglio niente in cambio, sappilo!»
«Vale ti ricordo che sono gay e a parte la Eli in terza liceo non ho mai avuto rapporti con donne…i bambini non li porta la cicogna…ci sono difficoltà “oggettive”…»
«…difficoltà che supereremo…e poi vorresti dire che sono meno attraente della Eli gambe storte?»

Un anno dopo, Paolo realizza due dei suoi sogni: trova un compagno, Davide, che ama follemente (specie quando gli cucina i cannelloni e gli massaggia i piedi dopo una giornata trascorsa fuori casa) e diventa papà di Alessia, dalla quale non riesce mai a staccarsi, tanto da aver installato delle telecamere in casa per poterla osservare anche quando è impegnato al lavoro.
Per tutti, Paolo è un padre perfetto: premuroso, attento, giovane e bello, come solo i padri delle fiction Rai sanno essere!
La sua unica preoccupazione è il bene di Alessia e spesso pensa a cosa succederebbe se gli capitasse qualcosa: chi se ne prenderebbe cura? Davide lo farebbe sicuramente, ma potrebbe farlo? Di fronte alla Legge, Davide è infatti un estraneo: che fine farebbe Alessia?

Paolo, padre perfetto, non ha però tempo per le preoccupazioni: oggi è il primo giorno di asilo di Alessia e, dopo aver scattato due foto alla bambina, deve correre ad accompagnarla, altrimenti farà tardi e Davide lo rimprovererà.